domenica 14 marzo 2010

Eri tu



Mi guardo intorno mentre cerco il cellulare perso in borsa e mi avvio all'uscita.

Un uomo al bancone.
Aria annoiata.
Aspetta qualcuno, qualcosa.
All'incirca la mia età.
Un bel paio di scarpe sportive.
Appoggiato mollemente sullo sgabello.
Le spalle piegate in avanti.
Moro.
Capelli corti, forse ricci.
Ma allora esistono ancora bei ragazzi..

Segue con lo sguardo i miei amici che escono dal locale.
Mi domando perchè.

Cammino alle sue spalle.
Osservo.

Ruota la testa a sinistra.
Nel mio campo visivo entra bruscamente il suo profilo.
È un attimo. Una pugnalata al cuore.

Mi giro di scatto.
Ora il suo sguardo ha preso a seguirmi, interrogativo.
Ma sono già fuori.

Eri tu,
lo so.

Ti ho evitato,
di nuovo.

Non so che fare quando t'incontro,
che dire, come guardarti.

Essere di fronte a te e non poterti toccare,
non poterti sentire mio.

E passo oltre, faccio finta di non vederti,
i miei occhi non si soffermano su di te, non ti sfiorano nemmeno.

Un fantasma.
Questo il ruolo che ora hai nella mia vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

post eccellente, osservatrice intrigante...con me é stao un passa,guarda e non ti curar di lui - almeno così pare sia stato sin quì,ahahah.

eros né un dio,né un demone,né un umano...