lunedì 29 novembre 2010

Ti ho sognato



Ti ho sognato stanotte.

Da quanto dura la nostra amicizia?
Saranno suppergiù diec'anni.
E, ti giuro, non mi era mai capitato.
Però stamattina mi sono svegliata idealmente tra le tue braccia.
Stamattina, per un attimo, mi sono illusa che tutto fosse possibile.
Forse è solo che mi manchi,
che ho bisogno di riabbracciarti per rimettere i piedi a terra.

E poi ora so che siamo punto a capo.
Speravo fossimo finalmente verso la fine.
Sticazzi, la senti di nuovo.
Figurati se c'è spazio per me.
Finchè conserverai intatto questo tuo inutile, esasperante, infinito amore platonico io non mi avvicinerò.
Non ho intenzione di buttarla nel cesso ancora prima di tentarla questa seconda possibilità.

Ma ultimamente tu, e ripeto tu, avevi nutrito qualche mio sepolto desiderio.
E io, tu, t u t t i sappiamo che pure tu avevi nutrito questi minchia di desideri nel sottobosco del tuo cuore.

Niente.
Anche stavolta possiamo salutare la felicità con la mano dal finestrino del treno.
La prossima stazione sarà soltanto una sala d'aspetto.

giovedì 11 novembre 2010

Potrei

Dio quanto mi manchi.
E poi mi dici di stare serena.
E poi mi mandi la musica da scaricare.

[post interrotto]

mercoledì 10 novembre 2010

Impotenza vs condivisione

Non c'era niente che potessi fare per cambiare le cose.
Spiegarti i miei perchè sarebbe suonato retorico.
Non avrebbe modificato le conseguenze.

Ho pensato a te.
Ho pensato a come ti avevo lasciato.
E mi sono sentita una merda totale.

Ho pensato a come mi sarei sentita io al tuo posto.

Mi son sentita come se avessi tradito la tua fiducia.
Come se avessi infranto un patto,
come se avessi dato massima solitudine
in un patto stipulato per rendere la solitudine meno pesante.

E poi?

E poi parole, parole, parole.
E ancora parole.
Un pomeriggio di parole.

Parole per raccontarci.
Parole per scoprirci.
Parole per capirci.
Parole per perdonarci.
Parole per liberarci.
Parole per salvarci.

Siamo rinati dalle nostre ceneri, come la fenice.

È un'impresa che riesce davvero raramente.
È più comodo non darci peso, passarci sopra.

Ma io lo so bene, e credo pure tu.
Quello che si nasconde sotto la sabbia, non rimane per sempre laggiù.
Prima o poi il mare lo riporta a galla insieme a tutto il resto.
E poi è impossibile uscirne.

Siamo stati bravi.
La mia razionale irrazionalità e la tua irrazionale razionalità funzionano bene insieme.

martedì 9 novembre 2010

Post it

dnakiller


  • Non si ruba in casa del ladro.
  • Via, via, vieni via con me.
  • Non gioco più, me ne vado.

Essenziale stasera.
Non ho voglia di raccontare.
Non ho voglia di ragionare.

Prendo appunti.
Per non dimenticare.
Magari ve lo spiego la prossima volta.